Autore: Zagrebelsky Gustavo
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Descrizione
La migliore ''lezione'' e quella che insegna a controllare le emozioni con l'intelletto e a muovere l'intelletto con le emozioni. Quotidianita e culmine di una via alla conoscenza, la lezione, cosi come la pensa e desidera Gustavo Zagrebelsky, e insieme un tempo e un luogo di amicizia - di filia -, creativo tanto per gli studenti quanto per il professore. ''La lezione e una sorta di chiamata a raccolta intorno al sapere''. La lezione mette insieme persone diverse e parole diverse: e, anzi, una ''casa delle parole'', parole con le quali professore e studenti creano il mondo nominandolo. ''La scuola e la lezione, che si nutrono necessariamente di parole, hanno di conseguenza questo dovere primario: usarle con tutte le cautele del caso, sapendo che il veleno dell'equivoco e sempre in agguato''. Lezione si fa insieme, come una passeggiata fra amici. Amici, pero, soprattutto della conoscenza. Se il professore inevitabilmente deve sedurre, deve farlo non verso se stesso, bensi verso la materia che tratta. A lezione c'e ''fascino'' se c'e ''voglia'' di partecipare... ''con allegria, commozione, paura, turbamento: insomma con l'intelletto e l'emozione''. A lezione, nessuno puo permettersi di ''ripetere'' e basta, se si fa sul serio. Ne gli studenti ne il professore. Tutti, ognuno per la parte che gli compete, devono partecipare al processo della ricerca. La lezione pensa se stessa mentre si sviluppa, con pause, digressioni, interventi di qualche studente, per poi riprendere il filo, il cammino. Per tutto il resto bastera il manuale, quello si, per forza, fisso e ripetitivo, semplice strumento di supporto, sostituto impossibile della creativita e, di piu, della vivacita della lezione. Come voti ed esami del resto, che, con un simile tipo di lezione, diventano quello che sono da sempre: mero controllo degli ''strumenti'' di base per addentrarsi nella materia. L'organismo vivente della ''classe'' e una societa in miniatura e cosi ''la costruzione di una classe puo essere vista come una prefigurazione, una promessa, un'immagine della societa che vogliamo costruire, competitiva, discriminatoria, violenta oppure cooperativa, ugualitaria, amichevole''. Cio che in fondo la scuola richiede e di pensarsi in modo utopico, come qualcosa cui si lavora incessantemente ben sapendo che la perfezione e irraggiungibile. Solo allora vale la pena di essere severi. E, quando occorre, eretici.
Editore: Einaudi
Autore: Zagrebelsky Gustavo
Collana: Gli Struzzi. Nuova Serie
Lingua del testo: Italiano
Pagine: 120
ISBN: 9788806253912
