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Descrizione
La ''restanza'' e un fenomeno del presente che riguarda la necessita, il desiderio, la volonta di generare un nuovo senso dei luoghi. E questo un tempo segnato dalle migrazioni, ma e anche il tempo, piu silenzioso, di chi 'resta' nel suo luogo di origine e lo vive, lo cammina, lo interpreta, in una vertigine continua di cambiamenti. La pandemia, l'emergenza climatica, le grandi migrazioni sembra stiano modificando il nostro rapporto con il corpo, con lo spazio, con la morte, con gli altri, e pongono l'esigenza di immaginare nuove comunita, impongono a chi parte e a chi resta nuove pratiche dell'abitare. Sono oggi molte le narrazioni, spesso retoriche e senza profondita, che idealizzano la vita nei piccoli paesi, rimuovendone, insieme alla durezza, le pratiche di memoria e di speranza di chi ha voluto o ha dovuto rimanere. La restanza non riguarda soltanto i piccoli paesi, ma anche le citta, le metropoli, le periferie. Se problematicamente assunta, non e una scelta di comodo o attesa di qualcosa, ne apatia, ne vocazione a contemplare la fine dei luoghi, ma e un processo dinamico e creativo, conflittuale, ma potenzialmente rigenerativo tanto del luogo abitato, quanto per coloro che restano ad abitarlo. Partire e restare sono i due poli della storia dell'umanita. Al diritto a migrare corrisponde il diritto a restare, edificando un altro senso dei luoghi e di se stessi. Restanza significa sentirsi ancorati e insieme spaesati in un luogo da proteggere e nel contempo da rigenerare radicalmente.
Editore: Einaudi
Autore: Teti Vito
Collana: Vele
Lingua del testo: Italiano
Pagine: 168
ISBN: 9788806251222
